Nessun profumo vale l'odore di quel fuoco

SAN GIORGIO- San George

Come non soffermarci a riflettere su questa storia, è importante perché la metafora del Drago che ci fa paura è ci uccide la fantasia, la voglia di reagire, la voglia di amare…. e di conseguenza ci aiuta a vedere tutto come un problema. Mai come in questo periodo storico,  questo drago ha una grande influenza nel nostro vivere, non è un fenomeno localizzato, ma se ci pensate bene, è un fenomeno diffuso, la buona battaglia è proprio quella di VEDERE IL LATO POSITIVO delle cose!! e quindi preparare la soluzione! con questo spirito diventa tutto POSSIBILE  e il fondatore dello scautismo B.-P. ha realizzato quella bella immagine dove l’IM viene calciato per fare posto al POSSIBILE. Ne sono fermamente convinto che tutto sia POSSIBILE se è buono….  ecco la storia :

“I cavalieri avevano scelto S.Giorgio come Santo Patrono perché era il solo santo che venisse rappresentato a cavallo. …adesso S.Giorgio è anche il Santo Patrono degli scouts di tutto il mondo, e quindi tutti gli esploratori dovrebbero conoscere la sua storia.
Giorgio nacque in Cappadocia nell’anno del signore 303. A diciassette anni si arruolò come soldato di cavalleria e presto divenne famoso per il suo coraggio.
Una volta giunse in una città chiamata Selem: vicino a questa città viveva un dragone, al quale si doveva dare ogni giorno in pasto uno degli abitanti, scelto a sorte.
Il giorno in cui giunse là San Giorgio la sorte era caduta sulla figlia del re. S.Giorgio decise che ella non doveva morire, e così uscì a combattere contro il drago, che viveva in una vicina palude, e lo uccise.
San Giorgio è il modello a cui dovrebbe ispirarsi ogni scout.
Quando si trovava di fronte ad una difficoltà o ad un pericolo, per grande che fosse – anche sotto forma di dragone – egli non lo evitava, né lo temeva, ma lo affrontava con tutta la forza che poteva infondere in sé e nel suo cavallo. Malgrado non fosse armato adeguatamente per un tale scontro – aveva semplicemente una lancia – si slanciò sul suo avversario, fece del suo meglio, e alla fine riuscì a superare una difficoltà contro cui nessuno aveva osato cimentarsi.
Ed è proprio così che uno scout dovrebbe fronteggiare le difficoltà e i pericoli, per grandi e spaventosi che possano sembrare, e malgrado egli stesso possa essere mal equipaggiato per la lotta.
Deve andargli incontro arditamente e fiduciosamente e usare le sue migliori facoltà per cercare di superarli: in questo modo è probabile che gli arrida il successo.
La festa di san Giorgio è il 23 Aprile. In questo giorno tutti i veri scouts si fanno uno speciale dovere di meditare la Legge e la Promessa: ricordatevelo al prossimo 23 Aprile e mandate un messaggio di saluto a tutti gli scouts del mondo.”