Nessun profumo vale l'odore di quel fuoco

5 maggio Riccardo Della Rocca

Oggi, 5 maggio ricorre l’anniversario di Riccardo Della Rocca, che per la nostra generazione è stato un punto di riferimento per la vita scout, io ho avuto l’onore di essergli a vicino durante gli ultimi anni della sua vita, in questo tentativo di costruire un percorso educativo per gli Adulti. vi propongo alcune sue riflessioni Buona strada

dal diario di vita di Riccardo:
“Subito dopo la fine della guerra, i miei giochi hanno avuto come unici ambienti quotidiani la strada, allora con pochi pericoli e poche macchine, e il campetto in terra battuta dell’oratorio. La domenica mio padre, appassionato di montagna e di vita all’aperto, mi portava a trascorrerla nei boschi e sui prati con le famiglie dei suoi amici. In una di queste gite domenicali ci capitò di incontrare un Riparto di esploratori: rimasi affascinato dalle divise,, da giochi mai prima visti, dai canti e dai gridi, dall’abilità nell’uso

         del coltello,dell’accetta, delle corde, dalla cucina sul fuoco tra i sassi. Mi ritrovai così ad essere accolto in un Branco di lupetti e lì è iniziata la mia straordinaria avventura nello scoutismo

”SCOUTISMO NEGLI ANNI DELLA GIOVINEZZA”

“Negli anni della giovinezza  ho vissuto l’esperienza scout, senza consapevolezza della sua funzione educativa: mi divertiva il gioco del Branco, poi mi appassionò l’avventura degli esploratori.. anche l’esperienza del Clan rappresentò uno spazio importante della mia vita nella quale vivere l’avventura delle routes, gli appassionati dibattiti sugli aspetti fondamentali della nostra vita e della società,

         le forti esperienze di fede, il primo contatto vero

         con la Parola di Dio e la consapevolezza dell’esperienza liturgica. Un cammino che si collocava negli anni eccezionali del Concilio, accompagnato da significative esperienze di servizio”. “Nello svolgimento del mio servizio di capo ho sentito la responsabilità di seguire l’iter di formazione e la vita dell’associazione, lì ho avuto la fortuna di incontrare grandi capi che mi hanno aiutato a capire il significato educativo dello scoutismo e il significato politico dell’educazione . Allo stesso tempo grazie all’incontro con sacerdoti significativi ho gradualmente compreso come lo scoutismo potrebbe essere una strada decisiva per l’incontro con Gesù di Nazareth….Ho avuto modo di vivere momenti che hanno segnato la storia dello scoutismo italiano e le grandi routes della Mandria (1975) e dei Piani di Pezza (1986)…Un periodo formidabile, fondato sulla convinzione che per costruire un mondo migliore è necessario cambiare le strutture e il sistema, ma è altrettanto necessario aiutare a crescere persone autentiche, consapevoli, responsabili, autonome nel pensiero e nei comportamenti”

SCOUTISMO ADULTO

“L’educazione degli adulti rappresenta una delle sfide fondamentali del nostro tempo;  l’esperienza dello scoutismo degli adulti  è un’esperienza che va proposta a tutti gli uomini e le donne che desiderano vivere una vita  felice e piena, affrontando le sfide e le contraddizioni  del cambiamento  in noi e intorno a noi, nella società e nella chiesa  …La seconda convinzione che intendo condividere con voi è la centralità dell’educazione per tutta la vita. Occorre liberarsi dall’equivoco che l’educazione serva

          a preparare ad un domani sempre rinviato. L’educazione dà senso all“oggi” di ogni stagione della vita.                                                                                Rimasi  colpito dalle parole che Giovanni Paolo II vecchio e malato ci rivolse quasi gridando e battendo il pugno sul bracciolo della sedia:

          “…Duc in  altum, MASCI! Non abbiate paura di avanzare con fantasia, sapienza e coraggio sulle strade dell’educazione…Il futuro del mondo e della Chiesa dipende anche dalla vostra passione educativa.”  La scelta di porsi su un cammino educativo richiede un investimento personale; per godere del gioco occorre metterci passione, intelligenza, coinvolgimento: si diverte chi gioca la partita non chi la guarda in televisione.  La bellezza della strada, della vetta raggiunta la si coglie se si sperimenta la fatica del cammino, la condivisione della borraccia e della pioggia e del sudore.  Tutte le esperienze educative richiedono di mettersi in gioco in un cammino di speranza e di futuro.”

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

“Oggi il tema dell’educazione, dopo molti anni in cui è stato trascurato, è divenuto nuovamente un problema centrale. Molti parlano, io credo a ragione, di vera “emergenza educativa”. Ci si rende conto di essere di fronte ad una reale emergenza sociale e che l’educazione è una funzione permanente di lungo periodo.

In questa rinnovata attenzione c’è anche una nuova consapevolezza: l’emergenza educativa non riguarda solo i giovani: oggi sono estremamente evidenti i segni di una emergenza educativa degli adulti che riguarda la loro condizione esistenziale ed i loro bisogni profondi. Occorre oggi riscoprire con loro la  “strada verso la felicità”; oggi dove, in un mondo pieno di opportunità nonostante le crisi economiche e finanziarie, sembrano prevalere i sentimenti di precarietà, insicurezza, disorientamento.

La Missione dello scautismo si arricchisce quindi in modo più consapevole del compito di rispondere all’emergenza educativa degli adulti