Nessun profumo vale l'odore di quel fuoco

3 GENNAIO 2021 –

Epifania oggi
3 Gennaio 2021 dalle 20:30 alle 21:30
Carissimo/a,
ecco la traccia per l’incontro con Enzo Bianchi.
Ti lasciamo una riflessione, le domande che introdurranno la chiacchierata di domenica e le letture dell’Epifania.
Enzo ci aiuterà a rileggere la Parola e ci offrirà alcuni spunti sui quali lavorare personalmente all’inizio del nuovo anno.
Un nuovo anno è arrivato! Forse mai prima d’ora la maggior parte delle persone avevano desiderato che l’anno terminasse per passare a quello nuovo, nella speranza che sia totalmente differente.
E’ come se si continuasse a sperare in qualcosa di esterno a noi che deve portare novità.
Ma non è il nuovo anno che dev’essere diverso, siamo noi! Abbiamo vissuto un tempo in cui tutto si è fermato e siamo stati chiamati a entrare in contatto con Dio, per parlargli e prepararci ad accogliere i suoi doni.
Siamo andati nel profondo di noi stessi. Ma siamo riusciti a vedere la sua luce in noi?
Non è facile sapersi leggere e saper leggere i segni dei tempi, soprattutto in un momento in cui tutto è incerto, tutto vibra basso e la paura di non poter avere un posto in questo mondo si fa sempre più strada. Quella fiammella che è sempre stata fonte di speranza va alimentata.
Con le parole di Papa Francesco ne capiamo il motivo: “La pace non è solo assenza di guerra, la pace mai è asettica, no. La pace è nella vita: non è solo assenza di guerra, ma è vita ricca di senso, impostata e vissuta nella realizzazione personale e nella condivisione fraterna con gli altri. Allora quella pace tanto sospirata e sempre messa in pericolo dalla violenza, dall’egoismo e dalla malvagità, diventa possibile e realizzabile se io la prendo come compito datomi da Dio.
Potremo costruire la pace se l’avremo dentro di noi e con chi ci sta vicino, soprattutto prendendoci cura di chi si trova nel bisogno.”
Ma il saper dare, se veramente è scambio, ha in sé il saper ricevere. Questo ci mette tutti sullo stesso piano. Non ci posiziona sopra, ma affianco. E capiamo che ciò che ci torna indietro, nelle forme e nei modi a noi non sempre noti, è la vera ricchezza della relazione, che moltiplica tutto. Saper ricevere vuol dire aprire il nostro cuore, attivare i nostri sensi, accogliere senza aspettative.
E’ così che la luce di Dio entra in noi. Nel momento in cui lasciamo andare e ci abbandoniamo nelle braccia consolatorie della madre, Maria, che ha il volto di tutti coloro che ci danno amore come medicina per curarci.
Pagina 1 di 2
Domande di apertura:
1. Cosa simboleggiano oro, incenso e mirra e come si traducono oggi in questa nostra società?
2. Qual è la “Luce” per la nostra vita? Da quali fonti ed esperienze possiamo attingere per ritrovarci?