Nessun profumo vale l'odore di quel fuoco

Riannodare i fili dell’Invisibile – le relazioni 2.0

La relazione con il corpo:
Questo tema richiede una riflessione sul corpo. Perché tutte le azioni che noi viviamo e viviamo ormai fuori dal corpo male, viviamo nel corpo nel nostro corpo e dobbiamo proprio per questo. Innanzitutto interrogarci sulla relazione tra il No io e il proprio corpo noi diciamo sovente di avere un corpo in realtà, questa espressione non è sufficiente. Io ho un corpo.
È una affermazione insufficiente perché dice che io possiedo un corpo Se volete alloggio in un corpo come si sta sulla nave dire io ho un corpo è sempre mettere l’accento su una certa esteriorità del corpo rispetto al mio io ecco perché io credo dobbiamo invece dire io sono il mio corpo Io sono il mio corpo.
Perché il corpo non è un oggetto del mondo, ma è un soggetto proprio il corpo è un punto di vista sul mondo, io vivo il mio corpo. Questo richiede una certa consapevolezza proprio per resistere ogni tentazione di schizofrenia la divisione tra il mio il corpo e certamente elementi e schizofrenici abitano.
Quanti anni dura tutti noi e in certi momenti soprattutto in cui noi ci sentiamo esiliati dal corpo dal nostro corpo, sentiamo il nostro corpo come estraneo. Per questo è molto importante tenere sempre un processo di unificazione della persona in cui corpo e spirito siano sempre quelli che costituiscono un unico soggetto il mio io ma diciamo anche che oggi questo corpo è sempre di più.