Nessun profumo vale l'odore di quel fuoco

Jamborette 2023

Carissimi tutti, vorrei ringraziare tutti voi per il lavoro che avete fatto, un lavoro che ha fatto rinascere questa fraternità dandone nuovi orizzonti di VITA FUTURA. Avremmo modo di parlarne le parole del sacerdote nella messa sono come delle pietre preziose da ascoltare e meditare perchè racchiudono il futuro di questa fraternità:

Dragi vsi, rad bi se zahvalil vsem vam za delo, ki ste ga opravili, delo, ki je oživelo to bratstvo in ji dalo nova obzorja PRIHODNJEGA ŽIVLJENJA. Imeli bi priložnost o tem govoriti.Mašene besede duhovnika so kot dragi kamni, ki jih je treba poslušati in premišljevati, saj so v njih zaključena prihodnost tega bratstva.

Sehr geehrte Damen und Herren, ich möchte Ihnen allen für die von Ihnen geleistete Arbeit danken, eine Arbeit, die diese Bruderschaft wiederbelebt und ihr neue Horizonte für ein ZUKÜNFTIGES LEBEN eröffnet hat. Wir hätten die Gelegenheit, darüber zu sprechen. Die Worte des Priesters in der Messe sind wie Edelsteine ​​zum Anhören und Nachdenken, denn sie umfassen die Zukunft dieser Bruderschaft.
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Ester Srdarev SCRIVE:
Oggi è un nuovo giorno. Lunedì. Il sole splende a Lubiana. I miei sentimenti in questo momento si intrecciano a mille piccole gioie accadute negli ultimi quattro giorni nelle verdi montagne Gorenjski sulla nostra jamboretta:
– incontri con vecchi amici, con i quali abbiamo iniziato a costruire la fratellanza internazionale di ALPA ADRIA SCOUT vent’anni fa
– abbracci, ricordi… e la conferma ancora e ancora che abbiamo persistito nonostante tutte le avversità e seminato semi che portano ancora frutti
– incontrare nuovi amici che in un momento sono diventati parte di noi e hanno respirato con noi
– Creazione di Dio che ci ha coccolati con cento sfumature di verde, con prati in fiore, con cieli azzurri, con tempesta, tuoni e grandine, con mattine e sere fresche quando abbiamo cantato “quante stelle, quante stelle”…
– la gola di Vingar, che abbiamo camminato e dipinto da tutti i lati, ammirato in silenzio, nel ruggito di cascate e rumore blu-verde
– la sobrietà, che ci dà l’opportunità di imparare, di ascoltarci e se non diversamente, parliamo con le mani e soprattutto con il cuore
– una band in cui ci siamo sentiti subito e abbiamo scelto INSIEME = INSIEME = INSIEME = SOLI come canzone della serata
– gli amici segreti si inviavano lettere e fiori e si sono sorpresi quando ci siamo scoperti l’ultimo giorno
– domenica santa messa con il sig. ai pastori, il dott. A Matej Pavlič, che ci ha salutato con parole selezionate in sloveno e in completo italiano e tedesco e ha messo un punto anche con il latino
– il nostro altare è stato posto su una collina o. resti di bunker di II. mondo. Guerre nel cortile della Chiesa – che incredibile simbolismo
– “Non avere paura” era il fulcro principale del sermone – e non avevamo proprio paura, perché sentivamo fortemente la Sua presenza
– scorreva anche qualche lacrima – c’erano lacrime di felicità, ricordi, eccitazione interiore attuale, lacrime di sincerità e vulnerabilità
– con Kekce, Mojca, Ro žlet, Bedanc e zia Pehta stavamo davvero seminando buon umore, anche se abbiamo cantato troppo poche volte la canzone di Kekce
– lontano, caro a Cefalu in me’, mando i saluti ad entrambi i veterani scout siciliani e mi complimento per il coraggio e la perseveranza
– e non si sa mai – forse una volta cantiamo da nuovo: “Benvenuti a Cefalu’ !!!”
– ci sono stati anche momenti amari che oggi sono diventati passati e sono rimasti nella mente di alcuni presenti, ma sento molti momenti di connessione, affetto e cuore – e questi sono molto più importanti!!!
… E tutto finisce in bellezza e diventa un mosaico di ricordi. E quei ricordi restano per sempre …